DETTAGLIO EVENTO
III Congresso Internazionale Neuroscienze e Dipendenze. "Addiction: new evidences from Neuroimaging and Brain Stimulation"
13-11-2012
Nell'ambito dell'accordo internazionale di collaborazione scientifica tra il Dipartimento Politiche Antidroga, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il National Institute on Drug Abuse (NIDA) degli Stati Uniti siglato a Roma nel luglio del 2011, è stato definito un obiettivo che riguarda la promozione e la realizzazione di studi e ricerche applicate nel settore delle neuroscienze delle dipendenze, ed in particolare del neuroimaging. A tale scopo, il Dipartimento Politiche Antidroga, in collaborazione con il NIDA, l'United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC) ed il Dipartimento delle Dipendenze ULSS 20 di Verona, ha organizzato un convegno internazionale che ha l'obiettivo di offrire ai professionisti che operano nell'ambito delle dipendenze, sia dei servizi pubblici che del privato sociale, e ai ricercatori che lavorano nell'ambito universitario, informazioni scientifiche sul ruolo del neuroimaging delle dipendenze nella pratica diagnostica e clinica e quali possibili prospettive tali evidenze possano comportare per il trattamento delle dipendenze.
E' ampiamente documentato che le droghe agiscono sulle strutture e sui sistemi cerebrali alterandone le funzioni neuropsicologiche associate e le diverse tecniche di neuroimmagine (Risonanza Magnetica Funzionale, Tomografia ad Emissione di Positroni, ecc.) hanno dato una grande contributo nell'identificare le basi neurobiologiche della dipendenza da sostanze e nello spiegare i deficit riscontrati nel consumatore di droghe (ad esempio, alterazione del sistema dopaminergico della gratificazione, dei processi decisionali e deficit nel controllo prefrontale sui comportamenti, ecc.). I correlati neurali, funzionali e strutturali, dei comportamenti di dipendenza, rilevabili anche attraverso le neuroimmagini, riportano evidenze che, perciò, potrebbero condurre a nuovi modelli interpretativi e, sulla base di questi, a nuovi modelli di diagnosi, cura e riabilitazione.
In questo convegno si intende quindi esplorare il ruolo delle neuroimmagini e delle possibili tecniche di stimolazione cerebrale nell'ambito della dipendenza da sostanze, così da poter essere di ausilio agli operatori e ai ricercatori per meglio comprendere, investigare, gestire e curare la grave malattia della dipendenza e permettere che costoro, con il proprio lavoro quotidiano, possano meglio aiutare le persone che usano droghe, o che già hanno sviluppato una dipendenza, e le loro famiglie, a trovare la giusta comprensione del fenomeno ed un adeguato supporto clinico e riabilitativo.
E' ampiamente documentato che le droghe agiscono sulle strutture e sui sistemi cerebrali alterandone le funzioni neuropsicologiche associate e le diverse tecniche di neuroimmagine (Risonanza Magnetica Funzionale, Tomografia ad Emissione di Positroni, ecc.) hanno dato una grande contributo nell'identificare le basi neurobiologiche della dipendenza da sostanze e nello spiegare i deficit riscontrati nel consumatore di droghe (ad esempio, alterazione del sistema dopaminergico della gratificazione, dei processi decisionali e deficit nel controllo prefrontale sui comportamenti, ecc.). I correlati neurali, funzionali e strutturali, dei comportamenti di dipendenza, rilevabili anche attraverso le neuroimmagini, riportano evidenze che, perciò, potrebbero condurre a nuovi modelli interpretativi e, sulla base di questi, a nuovi modelli di diagnosi, cura e riabilitazione.
In questo convegno si intende quindi esplorare il ruolo delle neuroimmagini e delle possibili tecniche di stimolazione cerebrale nell'ambito della dipendenza da sostanze, così da poter essere di ausilio agli operatori e ai ricercatori per meglio comprendere, investigare, gestire e curare la grave malattia della dipendenza e permettere che costoro, con il proprio lavoro quotidiano, possano meglio aiutare le persone che usano droghe, o che già hanno sviluppato una dipendenza, e le loro famiglie, a trovare la giusta comprensione del fenomeno ed un adeguato supporto clinico e riabilitativo.