Organizzato dal Dipartimento Dipendenze della ULSS 20, si è svolto a Verona il 18 marzo 2008. L’evento ha visto fra i relatori ricercatori di fama internazionale nel campo delle neuroscienze:

• Prof. Raymond L. White (candidato Nobel) di Ernest Gallo Clinic & Research Center della University of California di San Francisco
• Prof. Antonello Bonci di Ernest Gallo Clinic & Research Center della Universityof California di San Francisco
• Prof.ssa Lorena Gianotti dell’Institute for Brain-Mind Research dell’University Hospital of Psychiatry di Zurigo
• Prof.ssa Rita Goldstein del Brookhaven National Laboratory Upton di New York
• Prof. Thomas Paus del Brain & Body Centre della University of Nottingham (UK)
• Prof. Giuseppe Sartori, ordinario di Neuroscienze e Neuropsicologia clinica all’Università degli Studi di Padova
• Prof. Paolo Manganotti del Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione dell’Università degli Studi di Verona
• Prof. Alberto Beltramello dell’Unità Operativa di Neuroradiologia dell’Ospedale Civile Maggiore di Verona
• Dott. Franco Alessandrini dell’Unità Operativa di Neuroradiologia dell’Ospedale Civile Maggiore di Verona

L’evento è stato coordinato dal dott. Giovanni Serpelloni, nel 2008 direttore del Dipartimento delle Dipendenze della ULSS 20 di Verona. Fra gli altri, sono intervenuti il dott. Francesco Bricolo responsabile dell'Addiction Neuroscience Group di Verona e il dott. Marco Mozzoni del Dipartimento Dipendenze ULSS 20 di Verona.

In tale occasione è stato presentato Addiction Neuroscience Group, gruppo di ricerca italiano sulle neuroscienze delle dipendenze finalizzato alla messa a punto di nuovi modelli di intervento per la prevenzione e il trattamento psicologico e farmacologico delle patologie di competenza dei Dipartimenti delle Dipendenze italiani.

Con la direzione scientifica affidata al dott. Giovanni Serpelloni, il gruppo si avvale della collaborazione dei più importanti enti di ricerca internazionali operanti nelle neuroscienze delle dipendenze. Il team di ricerca è formato da medici, neuropsicologi, educatori, biologi, uniti dal comune obiettivo far progredire l'umana conoscenza dei meccanismi cerebrali alla base di una delle più complesse e attuali “malattie del cervello” qual è la dipendenza da alcol e droghe, in una prospetiva di ricerca multidisciplinare e con l’utilizzo di strumenti innovativi di indagine quali la risonanza magnetica funzionale e la stimolazione magnetica transcranica.