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PROGETTO SCHIZCA

Presentazione

Fig 1Numerosi studi hanno confermato che l'uso di cannabis nell'adolescenza aumenta di 2-3 volte il rischio di sviluppare sintomi psicotici. Molte di queste condizioni psicotiche cannabis indotte evolve poi verso una vera e propria psicosi schizofrenica. Al momento le caratteristiche cliniche, personologiche e biologiche della schizofrenia indotta da cannabis sono ancora poco definite e non è ancora chiaro se il decorso di detta patologia si differenzi in qualche modo da quello della schizofrenia non indotta dalla sostanza. Dal punto di vista biologico infine è stato suggerito che l'uso di cannabis in adolescenza vada ad interferire con la maturazione del sistema dei cannabinoidi endogeni che si completa in questa fase della vita; ciò porterebbe ad alterazioni del neurosviluppo. Pertanto, è ipotizzabile che il sistema dei cannabinoidi endogeni e quello delle neurotrofine cerebrali, coinvolte nel neurosviluppo e strettamente collegate sia agli endocannabinoidi sia al sistema endogeno di modulazione dello stress, abbiano caratteristiche differenti nei pazienti con schizofrenia indotta da cannabis rispetto agli altri. Tali aspetti, tuttavia, non sono stati mai esplorati.

Obiettivi

Fig 2Lo scopo di questo lavoro è quello di contribuire alla caratterizzazione clinica, personologica, neuropsicologica e biologica della schizofrenia indotta da cannabis onde individuare variabili che possano fungere da fattori di rischio per l'esordio psicotico e/o per il decorso e l'esito della psicosi schizofrenica cannabis indotta, confrontando un campione di pazienti affetti da schizofrenia indotta da cannabis con un campione di pazienti affetti da schizofrenia con esordio indipendente.

Metodologia

Fig 3Saranno effettuati lo studio delle caratteristiche demografiche e cliniche, la caratterizzazione della comorbilità di asse I e di asse II, lo studio delle caratteristiche temperamentali e delle dimensioni caratteriali della personalità, lo studio delle funzioni cognitive, lo studio della qualità della vita, lo studio dei livelli ematici dei cannabinoidi endogeni, lo studio dei livelli ematici di BDNF e lo studio della reattività dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene.

I pazienti affetti da schizofrenia indotta da cannabis dovrebbero presentare, rispetto a quelli con schizofrenia non indotta da cannabis, differenze significative in alcune caratteristiche cliniche, quali l'età d'esordio della patologia, la gravità del decorso clinico, la comorbilità con altre sindromi psichiatriche di asse I e II, le caratteristiche temperamentali e di personalità e la qualità della vita. Sul versante neuropsicologico, potrebbe essere identificato un pattern cognitivo specifico per la schizofrenia indotta da cannabis. Dal punto di vista biologico si attendono differenze sia dei livelli endogeni di cannabinoidi e di BDNF, sia della reattività dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene.

Risultati

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