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L’utilizzo di macchinari RM ad alto campo magnetico per­mette di ottenere immagini dettagliate della struttura cerebrale, analizzabili poi da software dedicati per la visualizzazione e il confronto delle diverse componenti cerebrali (materia grigia e bianca).  Questi parametri, integrati e correlati a quelli ottenuti dagli screening neurop­sicologici atti a valutare le funzioni cognitive, permettono di avere informa­zioni scientifiche su tutte le strutture corticali e sottocorticali. In particolare lo studio dello spessore corticale unitamente alle indagini strutturali tramite ricostruzione delle fibre di sostanza bianca (Diffusion Tensor Imaging, DTI), dello studio dei metaboliti cerebrali (Spettroscopia, MRS) e delle variazioni di flusso sanguigno cerebrale (Arterial Spin Labeling, ASL) permette di arrivare ad una precoce definizione dei marker neurali che caratterizzano un cervello che assume o ha assunto droghe.

MRI (Magnetic Resonance Imaging)

Fig 1La tecnica di Risonanza Magnetica per Immagini (RMI o MRI) viene utilizzata per produrre immagini ad alta definizione dell'interno del corpo umano, in particolare dei tessuti molli. La scoperta e la successiva introduzione nella pratica clinica dell’imaging con Risonanza Magnetica ha profondamente modificato e ampliato la diagnostica neurologica. Essa rappresenta una metodica innocua poiché utilizza campi magnetici senza radiazioni ionizzanti e si basa sul principio di Risonanza Magnetica Nucleare (RMN), ossia sfrutta le proprietà fisiche dell’atomo di idrogeno sottoposto a campi magnetici ed impulsi a radio-frequenza.

Visualizzazione delle alterazioni strutturali

Fig 2La nascita di apparecchiature RM a campo magnetico ultra alto (3.0 Tesla o più) assicura un’ottima risoluzione spaziale delle strutture cerebrali e spinali. Vengono ben visualizzati tutti i processi che comportano un'alterazione strutturale del tessuto nervoso come le infiammazioni, le ischemie, la neurodegenerazione come nella malattia di Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative. è inoltre adatta per una diagnosi precoce e differenziale di tumori o metastasi cerebrali e nella maggior parte dei casi viene eseguita per confermarne o escluderne la presenza in caso di sintomi sospetti.

 

Esecuzione dell'esame

La RM può essere eseguita con o senza iniezione endovenosa di un mezzo di contrasto, che, a differenza del mezzo di contrasto usato per la TAC (Tomografia Assiale Computerizzata), ha nessuno o pochi effetti collaterali. Il mezzo di contrasto facilita la visualizzazione di processi infiammatori e di tessuti molto vascolarizzati, come ad esempio nel caso di tumori. Il paziente viene fatto sdraiare su un tavolo mobile e, posizionata la bobina sul distretto corporeo da esaminare (ad esempio sul capo, per lo studio dell’encefalo), viene fatto entrare all’interno del magnete. Al paziente viene chiesto di rimanere immobile per tutta la durata dell’esame (in media 20 minuti).
Per le sue caratteristiche intrinseche, non invasività e sensibilità diagnostica, possiamo considerare la RM il “gold standard” tra le metodiche diagnostiche per lo studio di una vasta gamma di patologie cerebrali (patologie tumorali, vascolari, neurodegenerative), e recentemente di possibile applicazione nel campo della tossicodipendenza.

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