CANNABIS (Marijuana, Hashish, Erba, Fumo)
La pianta di cannabis contiene oltre 400 sostanze chimiche, dette cannabinoidi, molte delle quali sono psicoattive e agiscono alterando i livelli di dopamina nel cervello. Tra queste la più psicoattiva è il delta 9-tetraidrocannabinolo (THC) che si trova nella resina della pianta.
La scoperta dei recettori endogeni specifici (recettori CB, di tipo 1 e 2) a cui si legano i cannabinoidi presenti nella cannabis (THC, CBD), ha portato alla ricerca delle sostanze chimiche prodotte dal cervello per interagirvi (endocannabinoidi) e alla loro funzione all’interno dell’organismo. L’anandamide ed il 2-AG sono alcune tra queste molecole.
I recettori CB1 e CB2 sono distribuiti molto diffusamente, con i CB1 sostanzialmente concentrati nel sistema nervoso centrale ed i CB2 nelle cellule del sistema immunitario. L’ippocampo ha un’elevata densità di recettori del cannabinolo: non sorprende quindi che il principale effetto negativo della marijuana sull’attività mentale sia l’inibizione della formazione dei ricordi. Un animale trattato con THC presenta esattamente le stesse difficoltà a eseguire esercizi di memorizzazione che ha un animale il cui ippocampo è stato danneggiato. Altre due aree del cervello particolarmente ricche di recettori per i cannabinoidi sono il cervelletto ed i gangli della base: questo spiega in parte perché la marijuana compromette anche la regolazione e la coordinazione fine dei movimenti. Il legame dei cannabinoidi ai recettori CB1 causa una inibizione presinaptica del rilascio di vari neurotrasmettitori (in particolare (N-Metil-D-Aspartato - NMDA e glutammato), ed una stimolazione delle aree della sostanza grigia periacqueduttale (PAG) e del midollo rostrale ventromediale (RVM), che a loro volta inibiscono le vie nervose ascendenti del dolore. A livello del midollo spinale il legame dei cannabinoidi ai recettori CB1 causa una inibizione delle fibre afferenti a livello del corno dorsale, ed a livello periferico il legame dei cannabinoidi con i recettori CB1 e CB2 causa una riduzione della secrezione di vari prostanoidi e citochine proinfiammatorie, l’inibizione delle proteinchinasi A (PKA) e delle proteinchinasi C (PKC) e del segnale doloroso.
Video: Gli effetti della marijuana sul cervello
Bibliografia
- Cronquist Arthur. (1981). An Integrated System of Classification of Flowering Plants.
- Serpelloni G.; Diana M.; Gomma M.; Rimondo C. (2012) Cannabis e danni alla salute.
- NRCS (accessed June 2012), Natural Resources Conservation Service. United States Departmentof Agriculture.http://plants.usda.gov/java/ClassificationServlet?source=display&classid=CANNA